La Cina è un paese di antica fondazione e i millenni della sua storia hanno visto lo sviluppo di un complesso sistema di norme, consuetudini, usanze legate alla prassi delle relazioni sociali.
Anche se la fine dell’impero e il forzato contatto con l’esterno hanno portato con sé l’attenuazione o la perdita di quella complessità e cerimoniosità nell’ambito delle relazioni sociali per cui la Cina era nota, l’etichetta svolge ancora un ruolo importante, soprattutto in certi ambiti e nei contesti formali.
Al viaggiatore dovrebbe interessare comprendere l’origine e il senso dei comportamenti della popolazione del paese che egli intende visitare, soprattutto quando si tratta di un paese tanto diverso.
La Cina non è semplicemente un paese bensì un mosaico di culture, tradizioni e usanze di antichissima origine.
Il vasto patrimonio culturale dei suoi popoli (più di 50) è uno scrigno di visioni alte dell’esistenza che resiste ancora oggi a qualsiasi spinta all’omogeneizzazione e all’appiattimento.
Viaggiare in Cina è occasione di avvicinarsi alla scoperta di altri modi di essere e di agire.
Al turista servirà soprattutto sapere come interagire con gli abitanti del luogo, evitando situazioni imbarazzanti, equivoci e passi falsi.
Il caso del viaggiatore d’affari è ben diverso perché il suo interesse nella questione è diretto e assai concreto: mostrare di comprendere (o per lo meno volerlo fare) e rispettare la cultura del luogo sarà sempre apprezzato dal cinese, che corrisponderà con una disposizione di spirito in tutto migliore e più franca.
Salutarsi
Alla maniera in cui si salutano altri è data molta importanza in Cina. In linea di massima, modestia e compostezza guidano questo prezioso momento di interazione sociale. Sorridere, guardare negli occhi esprimono un’attitudine sincera.
La modalità con cui ci si saluta è fortemente legata al contesto.
Appellativi
Nel ambito lavorativo e in un contesto formale si fa seguire al nome dell’interlocutore l’indicazione della sua posizione professionale (presidente, direttore, dottore, eccetera). Si avranno così Li Zhuxi (李主席, Presidente Li), Zhao Zhuren (赵主任, Direttore Zhao), Wang Jiaoshou (王教授, Professore Wang), Hu Gongchengshi (胡工程师, Ingegnere Hu), Liu Laoshi (刘老师, Insegnante Liu).
In contesti non formali ci si può rivolgere ad altri con appellativi comuni come signore, signora, signorina; ad esempio: Zhang Xiansheng (张先生, Signor Zhang).
Presentarsi
Presentarsi in maniera adeguata contribuisce a produrre nel nuovo interlocutore una buona impressione.
Anche fuori dell’ambito di lavoro, in Cina si ritiene sia educato presentarsi col proprio nome completo (nome e cognome) e con brevi informazioni sulla propria posizione (origine, provenienza, professione). In situazioni informali possono bastare il nome e un breve saluto.
Non è invalso l’uso di farsi presentare da altri. Ciò che un mediatore può fare è semplicemente invitare le persone a presentarsi.
Nel caso di conoscenze in ambito di lavoro alla presentazione segue di solito una stretta di mano. Un lieve inchino del capo è apprezzato.
Lo scambio dei biglietti da visita è un piccolo rito cui dedicare attenzione. I biglietti vanno presi e ricevuti con due mani. Nel riceverli non ce ne si liberi in maniera affrettata ma si abbia cura di guardarli e leggerli con dovuta attenzione, cosa che esprime considerazione.
Rigide le convenzioni riguardo a chi inizia a presentarsi per primo:
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Il giovane si presenta all’anziano;
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L’uomo si presenta alla donna;
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La persona di grado inferiore si presenta a quella di grado superiore;
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Il padrone di casa si presenta all’ospite.
Queste regole intendono sottolineare il rispetto che si deve agli anziani, alle donne, ai superiori in grado e agli ospiti.
Logicamente in contesto informali l’etichetta tende ad attenuarsi e a uno straniero verrebbe perdonata la non aderenza a queste convenzioni.
Saluti verbali
Anche chi non conosce il cinese potrebbe voler far lo sforzo di imparare almeno a salutare in maniera corretta nella lingua dell’interlocutore. Questa piccola attenzione sarà certamente apprezzata.
Saluti in cinese |
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Ni Hao 你好 |
Ciao |
Nin Hao 您好 |
Salve |
Hen Gaoxing Renshi Ni 很高兴认识你 |
Piacere di conoscerti |
Hen Gaoxing Renshi Nin 很高兴认识您 |
Piacere di conoscerLa |
Xinghui 幸会 |
Molto lieto di conoscerLa |
Jiuyang 久仰 |
Finalmente posso fare fare la Sua conoscenza |
Convenevoli
Anche in Cina una conversazione tra persone che si conoscono inizia di solito con dei convenevoli.
In Cina i convenevoli sono dei più vari e al visitatore straniero alcuni possono sembrare un po’ insoliti. Scopo di tutti i convenevoli non è chiedere informazioni o ingerirsi nei fatti altrui bensì mostrare considerazione ed empatia verso l’altro.
Convenevoli in cinese |
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Chi Le Ma 吃了吗 |
Hai/Ha/Avete mangiato? |
Jiaren Dou Hao Ma 家人都好吗 |
In famiglia tutto bene ? |
Mang Shenme Ne 忙什么呢 |
Cosa stai facendo ? |
Shenti Zenmeyang 身体怎么样 |
Come va la salute ? |
Qu nar A 去哪儿啊 |
Dove vai ? |
Zuijin Ruhe 最近如何 |
Come va ultimamante ? |
Strette di mano
Stringersi la mano è comune in Cina. Con una stretta di mano si può salutare una persona, esprimere ringraziamenti o congratulazioni.
Precedenza
L’etichetta vuole che a dare per prima la mano sia la persona in posizione superiore:
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l’anziano al giovane;
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il superiore all’inferiore in grado di gerarchia;
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l’insegnante allo studente;
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la donna all’uomo;
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la persona sposata alla persona non sposata.
Se ci si trova in un gruppo di persone occorre stringere la mano anzitutto alle persone di grado superiore: dal più anziano al più giovane e così via.
Il padrone di casa offre la mano all’ospite per esprimere un cordiale benvenuto. Quando però l’ospite si congeda è bene che sia questi a porgere per primo la mano (ovviamente come forma di rispetto e ringraziamento per l’accoglienza ricevuta).
Una stretta di mano non dovrebbe durare più di 3-5 secondi. Una durata inferiore mostrerebbe noncuranza; una durata superiore apparirebbe inappropriata.
Passi falsi:
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Strette di mano senza contatto visivo;
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Strette di mano con le sinistre;
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Strette di mano con i guanti, gli occhiali da sole e un copricapo indosso;
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Tenere una mano in tasca.
Nella realtà quotidiana non sempre ci si attiene all’etichetta e del resto a nessuno verrebbe in mente di non corrispondere a un saluto solamente perché si è infranta la convenzione sulle precedenze.
A tavola
Molto complessa l’etichetta che riguarda le buone maniere da osservare a tavola. Mettersi a tavola e condividere un pasto è un momento di socialità e convivialità molto importante nalla cultura cinese.
Le buone maniere in vigore a tavola in Cina sono complesse e abbastanza diverse da quelle osservate in Italia.
Al ristorante in Cina è comune sedere a una tavola rotonda. L’ospite d’onore siede alla destra del padrone di casa. Ci si siede solo dopo l’invito del padrone di casa.
Questi è in tutto il regista del pasto.
Al posto tavola sono una ciotola appoggiata su un piattino, un bicchiere, un paio di bacchette e uno o più cucchiai.
Le pietanze sono presentate ai commensali al centro del tavolo. Non di rado sul tavolo è un ripiano circolare girevole. Questo rende facile accedere ai piatti senza incomodare gli altri commensali.
Le bacchette vanno maneggiate con cura e movimenti piani. Molto maleducato sarebbe giocarci, usarle per indicare cose o persone, scuotere o dipanare il cibo. Irriguardoso leccarle e piantarle in posizione verticale nel riso, ciò che richiamerebbe l’immagine dei bastoncini di incenso usati nelle cerimonie funebri.
Non igienico usare le proprie bacchette per prendere il cibo condiviso con altri. Allo scopo sono previste altre posate.
Si desina avendo cura di seguire il passo del resto dei commensali.
Tè, birra, vino sono versati agli altri ospiti dalla persona che siede presso i relativi contenitori (teiera, caraffa, eccetera). Anche in questo caso viene data precedenza ai commensali più anziani o di grado superiore. Chi viene servito esprime ringraziamento. E’ maleducato versarsi da bere da soli. Occorre attendere che qualcuno ci pensi.
Il brindisi è circostanza comune in un pasto in Cina. Quando tutti sono seduti e i bicchieri sono pieni il padrone di casa pronuncia un breve discorso o qualche frase di buon augurio e dà il via al brindisi.
I piatti non dovrebbero essere vuotati completamente, affinché il padrone di casa non debba temere di aver atteso in maniera inadeguata alle esigenze dei suoi invitati.
Ci si alza da tavola dopo il padrone di casa.
A casa d’altri
I cinesi sono lieti di accogliere ospiti in casa. Quando si fa visita a una famiglia è necessario scegliere un orario di arrivo adeguato alle circostanze (di solito dopo pranzo e dopo cena) ed essere puntuali.
Quando si fa visita a una famiglia in Cina è buona usanza portare un piccolo regalo. Ciò che conta è il pensiero. Un mazzo di fiori va bene in gran parte delle situazioni. Prodotti legati alla cultura del proprio paese sono ben accetti.