Tra i paesi dell'Asia Orientale il Giappone è certamente uno di quelli che pone più problemi alle persone vegetariane.
Esiste una consolidata tradizione di cucina vegetariana ma la diffusione dei ristoranti che la propongono è oggi piuttosto scarsa.
Chi vuole tenere fede alla scelta vegetariana durante un viaggio in Giappone deve prepararsi adeguatamente e accettare una serie di limitazioni che influiscono su alcuni aspetti dell'organizzazione del viaggio.
Difficoltà per un vegetariano in Giappone
In Asia Orientale la scelta vegetariana è piuttosto diffusa. In paesi come Cina e Vietnam è possibile trovare ristoranti vegetariani di ottima qualità praticamente ovunque, anche nei centri minori. Questo purtroppo non accade in Giappone.
A complicare le cose c'è il fatto che in Giappone molti piatti privi di carne e pesce contengono il dashi, un brodo a base di pesce comunemente usato nella cucina giapponese.
Come se non bastasse, molti ristoranti non offrono alcuna pietanza vegetariana e le modifiche spesso non sono possibili.
Viaggiare tenendo fede alla scelta vegetariana richiede quindi consapevolezza, duttilità e un'organizzazione adeguata.
Dashi: il maggiore ostacolo
Come anticipato, moltissime preparazioni della cucina giapponese utilizzano il dashi, un brodo a base di pesce.
Richiedere in un ristorante ordinario che un piatto venga preparato con un brodo vegetariano non sempre trova accoglimento.
Nelle maggiori città del paese (Kyoto, Tokyo, Osaka e via dicendo) è relativamente facile trovare ristoranti vegetariani (che quindi non usano il dashi) ma nei centri minori il problema è spesso insormontabile.
In questi casi le opzioni sono limitate e ci si deve adattare. O si accetta di condizionare la scelta delle destinazioni in base alla disponibilità di ristoranti vegetariani in loco oppure ci si deve arrangiare portando con sé del cibo vegetariano. Di seguito presentiamo altre possibili soluzioni al problema.
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Modi per mangiare vegetariano in Giappone
Durante un viaggio in Giappone al vegetariano conviene adottare questi approcci:
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1) trovare ristoranti vegetariani;
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2) mangiare presso i templi buddhisti;
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3) scegliere tra i pochi piatti della cucina comune compatibili con la scelta vegetariana;
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4) soggiornare in un ryokan, dove i pasti spesso vengono preparati secondo le esigenze dietetiche dell'ospite;
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5) mangiare in ristoranti non giapponesi;
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6) cucinare da sé.
Ristoranti vegetariani
Siti e applicazioni consentono di trovare ristoranti vegetariani e vegani facilmente. Come anticipato, nelle grandi città la ricerca dà molti risultati ma nei centri piccoli non sempre l'esito è positivo.
Shojin-ryori e soggiorno presso templi buddhisti
La shojin-ryori (精進料理, しょうじんりょうり) è la cucina devozionale buddhistica. Questa antica tradizione gastronomica prescrive con rigore il non utilizzo di qualsiasi ingrediente di origine animale. Si tratta quindi di una cucina adatta anche ai vegani.
Durante il soggiorno presso i templi buddhisti vengono di regola proposti pasti della cucina shojin-ryori. Il Monte Koya è una delle destinazioni più popolari tra chi vuole fare questo tipo di esperienza ma esistono molti altri posti (a Kyoto, Nagano, ...).
Shukubo |
A Nagano:
proposte da Klook | 客路 |
Cucina di Kyoto
A Kyoto l'influenza della shojin-ryori è storicamente molto forte e nella città è possibile trovare ristoranti per vegetariani e vegani con relativa facilità.
Alcuni ristoranti, ad esempio Shigetsu e Yoshuji, sono molto apprezzati anche da chi ricerca semplicemente del buon cibo.
Ristoranti |
A Kyoto:
proposte da Klook | 客路 |
Piatti vegetariani della cucina ordinaria
Alcuni piatti comuni della cucina giapponese sono vegetariani o per lo meno hanno una versione vegetariana. I più comuni sono i seguenti:
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1) la tempura di verdure, da mangiare con riso e una zuppa di miso;
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2) tsukemono (sottaceti);
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3) sushi di verdure, più gustosi di quel che spesso si pensa;
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4) piatti a base di tofu, una specie di formaggio di soia, fonte di proteine.
Alcuni piatti di pasta (soba, udon) non fanno uso di ingredienti di origine animale ma le salse di accompagnamento nei ristoranti non vegetariani contengono dashi e quindi occorre evitarli.
L'okonomiyaki può non comprendere carne e pesce ma fa uso di uova e quindi non è adatto per i vegani.
Soggiornare in una locanda tradizionale giapponese
Un buon numero di locande tradizionali giapponesi offre la possibilità di personalizzare i menù e in generale in queste strutture ricettive il servizio tende sempre a venire incontro alle esigenze dell'ospite. Non tutti i ryokan sono comunque in grado di offrire menù vegetariani. Alcune strutture ricettive operano sotto vincoli stringenti.
Ristoranti specializzati in cucine di altri paesi
In molti casi accorrono in soccorso ristoranti specializzati in altre cucine. Nei ristoranti indiani, ad esempio, le preparazioni vegetariane sono molto comuni.
Questa ovviamente non è quasi mai una strada percorribile nelle piccole città o nei paesi.
Cucinare da sé
Un po' ovunque si trovano appartamenti e camere d'albergo con piccole cucine o angoli cottura.
Fare la spesa al supermercato in Giappone può, con le dovute scelte e accortezze, non risultare troppo costoso.
Anche in questo caso questa strategia è applicabile solo in pochi casi, tipicamente nelle grandi città.
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