Arashiyama è un'area scenica situata nella parte occidentale del territorio della città di Kyoto. Si distingue per lo splendore del paesaggio naturale in cui sono inseriti in perfetta armonia templi, santuari e aggraziate architetture civili. Molti di questi luoghi brillano per importanza e rilevanza artistica e culturale.
Chi è stato in Cina potrà apprezzare i continui rimandi alle immagini dell'estetica cinese classica.
In una giornata intensa si può esplorare buona parte dell'area con la dovuta calma. Chi ha meno tempo può optare per un itinerario di mezza giornata, tuttavia non senza gravi e dolorose rinunzie.
Arashiyama può essere raggiunta dal centro di Kyoto coi mezzi pubblici in circa mezz'ora.
Luoghi da visitare, cosa vedere ad Arashiyama
Arashiyama (嵐山, あらしやま, "cime tempestose") è un connubio perfetto di bellezza paesaggistica e opera dell'uomo.
La località divenne meta turistica per il viaggiatore colto fin dai tempi del Periodo Heian.
Tra i luoghi imperdibili segnaliamo il ponte Togetsukyo, i templi Tenryu-Ji, Daikaku-Ji, Gio-Ji e Jojakko-Ji, l'iconico boschetto di bambù vicino al Parco di Kemayama e la piccola casa storica Rakushisha.
Quasi ovunque il nuovo è stato edificato nel rispetto dell'esistente. Passeggiare ad Arashiyama è molto piacevole.
Fiume Hozu e Ponte Togetsu-Kyo
Per il visitatore la prima immagine dell'armonia tra paesaggio naturale e culturale che è propria di Arashiyama viene spesso dallo scorcio che abbraccia il placido Fiume Hozu, l'aggraziato ponte Togetsu-Kyo che lo attraversa e le molli colline che si stagliano sull'orizzonte. Il paesaggio esibisce colori molto vari nelle diverse stagioni.
Tenryu-Ji
Il Tenryu-Ji è considerato uno dei cinque grandi templi zen di Kyoto. Di notevole importanza storica e culturale, è certamente una meta imperdibile di un viaggio ad Arashiyama.
Il complesso comprende numerosi edifici, alcuni dalle dimensioni ragguardevoli, immersi in magnifici giardini. All'ingresso è un grande giardino secco mentre più avanti si incontra un giardino con stagno centrale.
In quest'ultimo è possibile ammirare numerose specie vegetali di ogni genere, dai muschi agli arbusti. Presenti grandi alberi tra cui bei ciliegi ornamentali.
Di grande valore artistico il Taihoden, la cui copertura esibisce le delicate forme dello stile irimoya-zukuri, chiaro segno dell'influenza dell'architettura sacra cinese.
Dall'uscita si raggiunge con pochi passi il celebre boschetto di bambù di Arashiyama.
Approfondimenti:
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Tenryu-Ji (guida alla visita)
Boschetto di bambù di Sagano
Superato il magnifico Taihoden, si esce dal tempio Tenryu-Ji muovendo verso settentrione. A sinistra si incontra il sentiero che si addentra nel celebre boschetto di bambù di Arashiyama (detto anche Bosco di bambù di Sagano).
Divenuto un'icona, è uno dei luoghi più fotografati di Kyoto ed è particolarmente amato dalle coppie di novelli sposi. Di questo bosco si trova una marea di foto. Queste possono sorprendere e incuriosire ma nessuna di esse sarà in grado di farvi immaginare i cambiamenti nella psiche che questo luogo cagiona.
Dalle folte fronde degli alti bambù filtra una luce tenue che induce un senso di mistero. Lo spettacolo è ancor più suggestivo quando il vento sollecita le piante. Il loro ondeggiare pare essere il respiro di una sola grande creatura. La luce piove dolcemente.
Il viottolo che si addentra nel bosco è bordato da staccionate ricoperte di paglia. Il loro colore si sposa perfettamente alle tonalità di verde del bosco.
Secondo noi è l'inverno il periodo più bello in cui vedere questo luogo. I colori della vegetazione in inverno hanno tonalità diafane, eteree, e in questo periodo ci sono pochi visitatori.
Questo luogo è da vedere di mattina presto, quando si ha la possibilità di ritrovarsi in completa solitudine.
Parco di Kemayama
Dato l'ultimo sguardo al magico boschetto di bambù si è a un bivio. Voltando a sinistra si entra nel Parco di Kemayama. Poco visitato dai turisti stranieri, questo parco è un buon posto dove rilassarsi e ammirare il paesaggio circostante.
Vi crescono alberi di numerosi tipi, tra cui non pochi ciliegi che fioriscono tra fine marzo e metà aprile.
Presente anche un monumento a Zhou Enlai, che visitò Kyoto durante il suo periodo di studio in Giappone. Primo ministro cinese, fu colui che riuscì a salvare dalla furia distruttrice della Rivoluzione Culturale alcuni capolavori come il Tempio di LingYin a Hangzhou.
Villa Okochi Sanso
La Okochi Sanso è una villa signorile con un grande giardino. Appartenne a un noto attore cultore delle arti tradizionali. Da essa si gode di un eccellente panorama su Arashiyama e sul resto della città di Kyoto.
La residenza è stata progettata con attenzione a ogni dettaglio. Particolare cura è stata riposta nella concezione del giardino e dei percorsi che lo attraversano. Seguendo l'itinerario consigliato si comprende che il tortuoso andamento planoaltimetrico dei sentieri obbedisce a una precisa logica teatrale che svolge una vera e propria narrazione.
L'ambiente realizzato nel giardino è in costante rapporto dialogico con il più vasto paesaggio circostante su tutto il giro dell'orizzonte.
Alla fine della visita è possibile rilassarsi gustando un tè accompagnato da un piccolo dolce.
Provenendo dal Tenryu-Ji si trova l'ingresso della villa alla destra del bivio con cui termina il sentiero che attraversa il Boschetto di bambù di Arashiyama.
Approfondimenti:
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Okochi Sanso (architetture e vedute)
Stagno Ogura
Usciti dal Parco di Kemayama e superata la linea ferroviaria la veduta si apre su un piccolo stagno. Sulla destra prosegue il sentiero che conduce al tempio Jojakko-Ji. Sulla sinistra si intravede un piccolo santuario scintoista, il Mikami-Jinja.
Jojakko-Ji
Il Jojakko-Ji è certamente uno dei templi più interessanti di Arashiyama, sia per la bellezza del paesaggio in cui è immerso sia per la varietà e l'eleganza degli edifici del complesso.
Tra le opere cui dedicare particolare attenzione menzioniamo il portale Niomon, il Kondo, la Pagoda Tahoto e il Santuario dei Poeti Immortali.
Durante l'autunno gli aceri danno vita a uno straordinario spettacolo di colori..
I giardini del tempio sono incantevoli anche durante la stagione delle piogge (quando i muschi esibiscono tonalità di verde intensissime) in primavera (quando fioriscono i ciliegi e gli aceri mettono le nuove foglie) e in inverno (quando ci si trova spesso in completa solitudine).
Approfondimenti:
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Jojakko-Ji (guida alla visita del tempio; itinerari nell'area)
Rakushisha
La minuscola Rakushisha fu il ritiro del poeta Mukai Kyorai, illustre discepolo di Matsuo Basho, da questi considerato il suo successore nel Giappone Occidentale.
La piccola dimora era già segnalata come meta da visitare nell'antica mappa Shui Miyako Meisho Tsue.
Nei piccoli ambienti, semplici ma non disadorni, si avverte la nobiltà di spirito di chi per lunghi anni ne fece la dimensione della propria esistenza e attività contemplativa.
Il nome della casa risale a un aneddoto che potrebbe ben figurare tra una raccolta di storie zen. Si dice che un anno nel giardino gli alberi di caco erano carichi di frutti. Il poeta pensava di venderli ma una sera un forte vento spogliò gli alberi. Mukai Kyorai fu illuminato da quest'esperienza e da allora chiamò il suo ritiro “la casa dei cachi caduti”.
Nison-In
Il Nison-In è un grande tempio dalla notevole importanza storica. Fu tra i centri di insegnamento del buddhismo più prestigiosi dell'area e godette del supporto diretto della famiglia imperiale. Numerosi imperatori ricevettero la propria formazione buddhista in questo tempio.
Gli edifici che si possono ammirare oggi risalgono al 1521. La Sala principale di culto, l'ingresso principale, il Santuario Hachisha-no-miya e il Mausoleo di Tanku sono designati quali Importanti Beni Culturali del Giappone.
Magnifico nei colori dell'autunno il viale Momiji-no-baba. In primavera si possono ammirare le fioriture dei ciliegi della varietà fugenzo.
Approfondimenti:
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Nison-In (architetture principali; itinerari nell'area)
Gio-Ji
Un luogo tanto piccolo quanto emozionante il Gio-Ji. Nella cornice di un fitto bosco dai colori intensissimi che pare celarlo e proteggerlo, il piccolo tempio ispira un profondo senso di intimità.
Il luogo nacque quale ritiro spirituale di una donna che perse il favore dell'amato e che per tale ragione scelse la via dell'eremo. La sua storia è raccontata nello Heike Monogatari.
Il modesto edificio dall'aspetto rustico è al centro di un giardino di muschi da cui si levano antichi alberi. Piacevole la contemplazione del paesaggio attraverso la piccola finestra circolare (Yoshinomado).
A chi piace il Boschetto di bambù di Arashiyama questo luogo piacerà forse ancor di più. Le tonalità di verde che dominano le vedute lasciano senza fiato per la loro intensità.
Approfondimenti:
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Gio-Ji (guida alla visita del tempio; itinerari nell'area)
Adashino Nembutsu-Ji
Laddove termina l'abitato di case in stile tradizionale è l'ingresso al tempio Adashino Nembutsu-Ji. Il luogo di culto nacque nel sito di un cimitero, su iniziativa di Kobo Daishi (Kukai), colui che fondò i templi nel Monte Koya.
Al centro del tempio è un gran numero di statue in pietra dedicate alle anime dei defunti. Una semplice pagoda si erge tra esse con solennità. Presente un grande stupa.
La visita al tempio non trascuri il grazioso boschetto di bambù.
Via storica Saga-Toriimoto
Tra i templi Adashino Nembutsu-Ji e Otagi Nembutsu-Ji si viene a percorrere una stretta via lungo la quale si incontrano le delicate forme dell'architettura vernacolare.
Molte delle case sono ancora abitate e solo una minima parte è stata riconvertita a fini turistici. Per raggiungere la via si passa dal Museo delle Bambole del Folclore Giapponese.
Otagi Nembutsu-Ji
Il tempio venne edificato originariamente a Higashiyama per ordine dell'imperatore Shotoku nell'anno 766, nel Periodo di Nara.
Distrutto a causa di uno straripamento del fiume Kamo il tempio fu ricostruito su iniziativa del monaco Senkan Naigu, che scolpì anche la statua di Kannon, immagine che desta la più fervida devozione.
Trasferito nell'area di Saga, subì nuovamente distruzioni che hanno richiesto un meticoloso lavoro di restauro fino ai pochi decenni fa.
Il tempio è noto per le centinaia di statue dei Rakan, figure che rappresentano i discepoli del Buddha. Le piccole sculture in pietra, realizzate dai fedeli, hanno espressioni diverse, spesso alquanto bizzarre e umoristiche.
Daikaku-Ji
Il Daikaku-Ji è uno dei templi più antichi di Kyoto. Venne fondato agli inizi del Periodo Heian in quella che era una residenza imperiale.
E' all'imperatore Saga, fervente cultore delle arti, che si devono i capolavori ospitati nel tempio.
La visita al complesso avviene lungo un percorso su corridoi in legno dai quali si ha modo di apprezzare le notevoli differenze negli stili architettonici degli edifici. Tra di essi meritano particolare attenzione lo Shinden, il Miedo, lo Shoshinden e il Godaido.
I pavimenti uguisu-bari emettono un suono simile al cinguettio di un usignolo quando vengono calpestati, ciò che valeva come misura di sicurezza utile a svelare la presenza di estranei.
Il tempio oggi afferisce al Buddhismo Shingon, la scuola fondata da Kukai.
Stagno Osawa
Ritenuto essere il più antico giardino attorno a uno stagno artificiale, lo Osawa-no-Ike si trova a est del complesso principale del Daikaku-Ji.
Lo stagno ha una circonferenza di circa un chilometro ed è circondato da boschi. Il paesaggio venne creato dall'imperatore Saga sul modello del Lago DongTing, scenario mitico della Cina, divenuto tema ricorrente nelle opere d'arte dei paesi dell'Estremo Oriente.
Approfondimenti:
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Daikaku-Ji (architetture principali; itinerari nell'area)
Senko-Ji
Chi volesse ammirare Arashiyama dall’alto non dovrebbe mancare una visita al Senko-Ji (千光寺), un piccolo tempio annidato sul fianco di una montagna che si affaccia da sud sul Fiume Hozu.
Il Senko-Ji è a 30 minuti di cammino dal ponte Togetsu-Kyo. Il percorso di ascesa è moderatamente impegnativo ma ripaga abbondantemente delle fatiche con vedute magnifiche, particolarmente affascinanti nel caleidoscopico quadro delle tinte autunnali su tutto in giro di orizzonte.
Santuario Nonomiya
Vicino al Tenryu-Ji e alle stazioni, eppure quasi del tutto ignorato dai turisti stranieri, è secondo noi il luogo ideale dove iniziare e concludere una visita ad Arashiyama.
Il Nonomiya-Jinja (野宮神社) è uno storico e prestigioso santuario scintoista, tra più antichi e venerati luoghi di culto di Kyoto. E’ qui che venivano a compiere i rituali di purificazione le principesse imperiali che dovevano servire presso il Grande Santuario di Ise, supremo luogo di culto della nazione.
Immerso in un bosco di bambù (chikurin) che lo protegge e separa dalla sempre più rumorosa, dozzinale e volgare città moderna, il Nonomiya-Jinja è una magnifica isola di pace, nutrita da quel senso dell’eternità che emana da ogni traccia nei luoghi del sacro, luogo del Totalmente Altro.
Segno di un’architettura arcaica, avulsa dal tempo, sono i torii (portali di demarcazione dell’area sacra del santuario) nella insolita colorazione scura (kuroki torii), che richiama l’idea di una struttura naturale. E del resto torii significa letteralmente “dimora degli uccelli”.
Il visitatore può solo intuire la potenza di luoghi come questo, che all’individuo danno senso di appartenenza nelle dimensioni del tempo, il succedersi delle generazioni, l’essere parte di una storia, e nello spazio, la perpetuazione dei simboli e dei riti, la mistica del centro del mondo.
Il Nonomiya-Jinja è massimamente venerato dalle donne che qui pregano per ottenere la grazia di un matrimonio felice e il dono di un figlio.
Di indescrivibile beltà il giardino di muschi, curato con quell’attenzione meticolosa che scalda il cuore e infonde speranza. Un minuscolo ponticello, appena sollevato dal suolo unisce due piccole colline tappezzate di muschio, creando l’immagine del paesaggio di una vasta landa.
Ferrovia Romantica (Torokko)
Tra Arashiyama e la città di Kameoka corre la linea della Ferrovia Romantica. I treni percorrono il breve percorso (solo 7 km) in meno di 30 minuti. La bassa velocità (25 km/h) dà modo al viaggiatore di apprezzare con calma l'ameno paesaggio circostante. La linea corre per lunghi tratti accanto al Fiume Hozu.
La Stazione di Torokko-Saga della Ferrovia Romantica si trova a brevissima distanza dal Boschetto di bambù di Arashiyama.
Il ritorno ad Arashiyama può avvenire idealmente con una crociera lungo il fiume Hozu.
A Kameoka sono diversi parchi che si vestono a festa nel periodo delle fioriture primaverili.
Gita in barca tra Kameoka e Arashiyama
A circa 10 minuti a piedi dalla Stazione di Kameoka della rete JR e a 15 minuti di cammino dalla Stazione di Torokko-Kameoka si trova il molo da cui partono le barche che percorrono il fiume Hozu fino ad Arashiyama.
La piacevole crociera dura circa 2 ore ed è un modo eccellente per godere del paesaggio dell'area in maniera rilassante. Il viaggio è particolarmente bello in autunno quando gli aceri virano al rosso.
A Kameoka è possibile vedere un magnifico parco pieno di ciliegi.
Approfondimenti:
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Visitare Arashiyama (guida pratica)
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